ALCUNE FUNZIONI SOCIALI SVOLTE DAL TERRORISMO INTERNAZIONALE
30/03/2018

1- giustificare il livello costante della spesa bellica (anche mondiale) e dei ranghi dell’esercito USA;
2- dare un “nemico” all’esercito (per corrispondere al senso dell’esercito in tempo di pace);
3- dare una copertura all’esercito USA per quello che sarebbe divenuto in seguito (a partire dall’invasione dell’Iraq) il suo “assalto al mondo” (da parte di una nazione ufficialmente democratica e pacifica);
4- distrarre le masse dai problemi interni (come quelli economici; come si è visto al G7 di Taormina, con un attacco simultaneo che ha reso il terrorismo come tema dominante del vertice internazionale, escludendosi tematiche economiche e ambientali riguardando il mondo intero);
5- confermare l’esistenza di questo nemico con frequenti attentati terroristici (in tutto il mondo almeno uno ogni due settimane);
6- generare un processo storico fittizio (il terrorismo, lo sbarco sulla Luna e quello futuro su Marte, la stessa Guerra Fredda);
7- dare alle masse un nuovo “nemico mondiale” che svolgesse per esse, dopo il comunismo sovietico, la funzione di capro espiatorio, per la loro assoluzione morale e per altri motivi di psicologia delle masse;
8- evitare buchi informativi con continue notizie televisive;
9- generare processi di sublimazione di masse (come i funerali di stato);
10- … quindi, tenere legate la popolazione alle istituzioni, che servono per proteggerle (funzione anti-anarchismo) e cosiddetta "strategia della tensione";
11- assecondare e curare il nichilismo di vita, come riempitivo dal vuoto esistenziale;
12- mostrare e usare l’immagine del “diavolo” (male assoluto, nemico assoluto), una società che, secolarizzata, è rimasta priva di riferimenti e valori comuni;
13- creare una funzione storica artificiale, come attore figurativo internazionale, allo scopo di regolare e dirigere le relazioni diplomatiche tra le nazioni, per isolarne alcune e per allearne altri in coalizioni unite contro il “nemico comune”.
14- funzione di protezione della maschera sociale. Il terrorismo è un processo funzionale all’aggressività del ceto medio. E’ la funzione di accompagnamento, paradossalmente, protettivo, dell’aggressività delle masse, le quali, con la loro ingenuità, sono complici del terrorismo, nella misura in cui ne hanno bisogno. Ad esempio, è diffuso il mobbing negli ambienti di lavoro, e lo stalking in ambito sociale e familiare: questi due “reati” sono espressione di terrorismo sociale diffuso, di tipo piccolo-borghese, ma di massa.

gp